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   Janna Polienko, pittrice Siberiana apprende i primi rudimenti di te hi a pittorica frequentando scuole di disegno e composizioni a Mosca. Ma è a Rovato, splendida cittadina medievale del Bresciano, che affinerà definitivamente la sua tecnica di “Pittura ad olio” nella “Scuola d’Arte e Mestieri” di Francesco Picchino. Successivamente trasferitasi nelle Marche dove la sua straordinaria energia cromatica si trasformerà in partecipazioni a grandi eventi pittorici.
   L’artista ha esposto a Rovato, Brescia, Fermo, Pesaro, Napoli (Castel dell’Ovo), Roma (Museo “Venanzo Crocetti”), Spoleto. È nei concorsi pittorici che l’artista riceverà grandi plausi e riconoscimenti. A Spoleto vince 1° premio con un quadro straordinario. Alcune opere sono esposte alla Galleria Giorgio Palumbi (Roma). Lo stesso cura personalmente l’attività della pittrice. In questo momento le sue opere sono esposte nel suo Atelier a Grottazzolina.
   La Polienko, sicuramente è da annoverare tra i pittori che ricercano costantemente “Oasi di pace” nell’oblio delle proprie emozioni. La delicatezza delle sue pennellate, l’alchimia dei suoi colori, da allo spettatore la sensazione di essere coinvolti nell’ intima sensualità della purezza.
                               
                             
 Originaria di Krasnoyarsk, splendida verdeggiante regione siberiana, è stata sempre attratta dai colori della natura sin da bambina, appassionandosi a rappresentarne i sentimenti provati ed intraprendendone quel percorso artistico che diverrà fino ai tempi d’oggi il preludio della propria attività intimamente vitale ed anche professionale, a Mosca, San Pietroburgo e in seguito in Italia. 
  Il caso ha voluto che, con la sorella Yosefa, quell’Italia culturalmente sognata come meta ambita fin dalla giovinezza, l’accogliesse dapprima nel bresciano e poi in quel di Fermo, laddove vive e cura una prestigiosa galleria d’arte cui ha dato il nome di Zveta Dushi, a ricordi di quel colori che hanno impreziosito nel tempo la sua anima e che sono gelosamente custoditi in essa, lodandone la bellezza.
  Notorie sono le mostre espositive e la creatività espressa da Janna Polienko attraverso una singolare e personale raffinata ricercatezza tecnica, segnica e cromatica che fanno sì che la pittrice abbia sempre ricevuto un grande successo di pubblico che ha costantemente apprezzato la preziosità qualitativa del suo dipingere, tanto che a Spoleto ha saputo classificarsi prima in un concorso riservato a soli pittori internazionali contemporanei dell’elevato prestigio. 

  Opere di grande formato le sue, che recentemente hanno riscosso ampio successo da parte del pubblico nel Museo Venanzio Crocetti di Roma. Collezionisti russi, americani, inglesi, tedeschi, dell’Italia del Nord e romani ne hanno attestato la sua esclusiva qualità creativa e sentimenti contenuti nel proprio colto linguaggio artistico, la cui delicatezza sa emozionare ed inoltrare verso un fantastico “oltre”, tanto da riconoscere il godimento dell’acquisizione. 

 


 

    I lavori dell’artista Polienko sono la stilizzazione di paesaggi e figure che raccontano un percorso artistico che parte da lontano, una sensibilità e presa di coscienza consapevole, equilibrata e l mai banale. La rarefazione del suo dipingere la porta a risultati di grande sintesi coloristica. Le sue sono pennellate volute giust’apposte e consapevoli di un risultato che accompagna lo spettatore a guardare l’opera oltre is suo essere. 
   L’esperienza vissuta dalla Polienko fa da spartiacque tra la tradizione europea aperta, individuale ed indipendente. Tutto ciò è stato assorbito e modellato dall’artista in modo viscerale: un vortice di emozioni esplode in una tavolozza di colori tenui e spumeggianti, la pittura si presenta istintiva e nello stesso tempo incastonata all’interno dei confini dell’alfabeto artistico. I suoi temi vibrano come una musica potente fra dinamiche che si attestani sul forte e urla che squarciano il silenzio di una contemporaneità sorda e scontata. 
   Tutto questo è Janna Polienko, artista sensibile, che ha saputo calarsi nella tradizione del vecchio continente, evidenziando e prendendo a prestito la sua cultura millenaria per riportarla su tela attraverso un pentagramma e un linguaggio propri. Le opere qui presenti ne sono il segno riconoscibile, la sua impronta nel mondo dell’arte. Una parafrasi di un mondo tramontato e lontano che lascia spazio ad un’alba nuova. Un risorgere dal punto di vista artistico e culturale, una speranza di un nuovo mondo questa volta con una Genesi proveniente dal Sol Levante. Un plauso ad una personalità ricca di sapere e volta sempre ad una ricerca del bello e del sensibile.

    Janna Polienko è nata in Siberia, ed è cresciuta accanto a fiumi enormi e maestosi, di cui puoi vedere le due sponde solo navigandoci in mezzo, e a laghi più grandi di intere regioni italiane. Un luogo dove l’ambiente urla la propria presenza e costringe gli essere umani ad adeguarsi.  
   In Italia, dove vive da più di 20 anni, Janna ha trovato un approdo di libertà e serenità dopo i rigori e i sacrifici del regime sovietico. Dopo tante avventure un luogo di tranquillità dove far crescere il proprio amato figlio.  
   Ma in Italia Janna ha trovato anche l’arte, la bellezza è i colori. Le sue mani, che si erano adattate a fare un po’ di tutto nella vita, hanno subito impugnato i pennelli come fossero lo strumento da sempre atteso e desiderato. Il senso della pittura che Janna offre a noi è una sorta di preghiera di gratitudine verso la bellezza, quella bellezza che può salvare il mondo.
    Quando una grande anima russa incontra l’arte e il paesaggio italiano, non può che scaturirne un dono di bellezza, luce e colori. 

Evento Espositivo Internazionale di Arte

Sacro e Profano in Mostra

a cura di Amelia Palumbi e presentata dal Critico d'Arte Giorgio Palumbi

Museo "Venanzo Crocetti" Roma

4-13 Dicembre 2021

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